domenica 4 settembre 2011

Il Midollo osseo... su Wikipedia



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Illustrazione delle cellule del midollo osseo

Il midollo osseo è un tessuto molle che si trova nell'interno cavo delle ossa. Nell'uomo adulto è la sede principale dell'emopoiesi, il processo di produzione delle cellule del sangue. Costituisce il 4% del peso corporeo totale, cioè circa 2,6 kg negli adulti.


Tipi di midollo osseo
Ci sono due tipi di midollo osseo: il midollo osseo rosso (costituito principalmente da tessuto mieloide) e il midollo osseo giallo (costituito soprattutto da tessuto adiposo che ne determina il colore). Globuli rossi, piastrine e la maggior parte dei leucociti vengono prodotti nel midollo rosso, alcuni leucociti si sviluppano nel midollo giallo. Entrambi i tipi di midollo osseo contengono una grande quantità di vasi sanguigni .
Alla nascita, l'intera quantità di midollo osseo è costituita da quello di tipologia rossa. Con la crescita, gran parte di questo viene convertito nella tipologia gialla. In un individuo circa la metà è costituita da midollo rosso. Quest'ultimo si trova principalmente nelle ossa piatte come il bacino, lo sterno, il cranio, le coste, vertebre, scapole, e nel tessuto spugnoso delleepifisi delle ossa lunghe, come il femore e l'omero. Il midollo giallo si trova invece nella diafisi delle ossa lunghe.
Nel caso di una grave emorragia, l'organismo è in grado di riconvertire il midollo giallo in quello rosso, al fine di incrementare la produzione delle cellule del sangue.


Stroma
Lo stroma del midollo osseo è tutto il tessuto che non è direttamente coinvolto nella funzione primaria del midollo: l’ematopoiesi. Allo stroma appartiene il midollo giallo (e ne costituisce la maggior parte), assieme alle cellule stromali che si trovano nel midollo rosso.
Lo stroma, benché indirettamente, è comunque coinvolto nell’ematopoiesi dal momento che esso costituisce il microambiente ematopoietico necessario affinché la parte ematopoietica funzioni correttamente: ad esempio produce fattori di crescita e di sviluppo che attivano le cellule progenitrici.
Lo stroma del midollo osseo è formato da un assemblaggio di fibre e cellule reticolari che hanno come scopo di sostenere la parte ematopoietica del midollo, così come di produrre diversi fattori di accrescimento e sviluppo per l'attivazione delle cellule progenitrici prodotte nella parte ematopoietica. Le cellule che costituiscono lo stroma sono fibroblasti, macrofagi,adipociti, osteoblasti e cellule endoteliali che formano i vasi sanguigni (sinusoidi).
I macrofagi contribuiscono in special modo alla produzione degli eritrociti: forniscono il ferro necessario per la produzione di emoglobina.
I vasi sanguigni costituiscono una barriera che impedisce alle cellule sanguigne ancora immature di uscire dal midollo. Solo le cellule mature possiedono le proteine di membrana necessarie per fissarsi all’endotelio dei vasi e quindi oltrepassarlo. Le cellule staminali ematopoietiche possono scavalcare questa barriera del midollo osseo, e quindi essere raccolte dal sangue.

Divisione in compartimenti
C’è una divisione biologica del midollo osseo in compartimenti: alcuni tipi di cellule tendono ad aggregarsi in aree specifiche. Ad esempio gli eritrociti, i macrofagi e i loro precursori tendono ad ammassarsi attorno ai vasi sanguigni mentre i granulociti si accumulano ai bordi del midollo osseo.

Cellule staminali (pluripotenti)
Il midollo osseo contiene tre tipi di cellule staminali:
Le cellule staminali ematopoietiche danno origine a 3 classi di cellule sanguigne che si trovano nella circolazione: leucociti (globuli bianchi), eritrociti (globuli rossi) e trombociti(piastrine).
Le cellule staminali mesenchimali (contenute nello stroma) si trovano disposte in schiere attorno al seno centrale del midollo osseo. Sono cellule multipotenti che hanno la capacità di differenziarsi sia in vivo che in vitro in osteoblasti, condrociti, miociti, e molti altri tipi di cellule. Esse fungono anche da cellule “portinaie” del midollo osseo.
Le cellule staminali endoteliali che diventeranno poi cellule endoteliali

Malattie del midollo osseo
La normale architettura del midollo osseo può essere rovinata da tumori maligni o da infezioni come la tubercolosi, che portano a una diminuzione della produzione di cellule ematiche e piastrine. Inoltre possono sorgere cancri delle cellule progenitrici ematologiche nel midollo osseo: le leucemie. Altre possibili malattie del midollo sono le sindromi mielodisplastiche, ilneuroblastoma e l'osteomielite. Anche le radiazioni ed alcuni medicamenti come ad esempio molti citostatici, sulfamidici, antipirina possono provocare danni al midollo osseo. L’esposizione a radiazione o alla chemioterapia uccide molte delle cellule a rapida divisione del midollo osseo, e da ciò consegue un sistema immunitario depresso. Molti dei sintomi della malattia da radiazione sono dovuti a danno delle cellule del midollo osseo.

Esame del midollo osseo
L’esame del midollo osseo consiste nell’analisi patologica di un campione di midollo ottenuto tramite ‘’’biopsia’’’ (esame istologico) o ’’’aspirato’’’ (esame citologico). Con questi metodi è possibile diagnosticare tra le altre cose pure leucemia, mieloma multiplo, anemia epancitopenia. Il midollo osseo produce le cellule del sangue: globuli bianchi, rossi e piastrine. Molte informazioni su di esse si posso ottenere testando il sangue stesso (ottenibile con un prelievo endovenoso), ma a volte è necessario esaminare la fonte delle cellule sanguigne per ottenere informazioni sull’ematopoiesi: questo è il ruolo di biopsia e aspirato del midollo osseo.
Aspirato di un paziente affetto da leucemia
Per effettuare un "aspirato" del midollo di solito si usa un ago cavo per prelevare un campione di midollo osseo rosso dalla cresta iliaca in anestesia locale o generale. L’aspirato viene poi strisciato su un vetrino e colorato, così da poterlo osservare al microscopio. La ’’’biopsia’’’ midollare si effettua con un piccolo trapano: con esso si preleva dalla cresta iliaca un cilindretto di tessuto midollare. I due esami sono complementari e vengono spesso effettuati contemporaneamente.



Donazione e trapianto del midollo osseo
Articolo principale: Hematopoietic stem cell transplantation (trapianto di cellule staminali ematopioetiche)

È possibile prelevare cellule staminali ematopoietiche da una persona e poi infonderle in un’altra persona (cellule allogeniche) o nella stessa persona in un tempo successivo (autologhe). Se donatore e ricevente sono compatibili, queste cellule infuse viaggiano poi fino al midollo osseo e iniziano la produzione di cellule ematiche. In casi di grave malattia del midollo osseo, viene fatto il trapianto da una persona all’altra (trapianto allogenico), ovviamente dopo averne accertato la compatibilità. Infatti, quando necessario, il midollo malato deve essere distrutto e sostituito mediante il cosiddetto "trapianto" con il midollo di un donatore sano compatibile. Saranno adeguate analisi effettuate dai Registri appartenenti alla rete del BMDW (Bone Marrow Donors Wordwide), collegati a Centri di Trapianto di Midollo Osseo, a provvedere alla ricerca di possibili donatori. In Italia il Registro Nazionale dei donatori volontari di midollo osseo si chiamaIBMDR [1], riconosciuto con Legge dello Stato. Prima il midollo del paziente viene distrutto con farmaci e/o con radiazioni, poi vengono introdotte le nuove cellule staminali o il nuovo midollo prelevato al donatore. Talvolta, in casi di cancro, prima della radioterapia o della chemioterapia vengono prelevate dal paziente cellule staminali che poi, una volta terminata la terapia che uccide anche le cellule staminali, verranno reintrodotte per ripristinare il sistema immunitario. In questo caso si parla di autotrapianto.

Prelievo del midollo osseo
Le cellule staminali sono prelevate direttamente dal midollo rosso nella cresta dell’ileo, sotto anestesia locale o totale. Contrariamente a quanto comunemente si crede, è una procedura minimamente invasiva che si fa ambulatoriamente e che crea solo un disagio di scarsa entità. Un’altra opzione è quella di somministrare dei farmaci (fattori di crescita) che stimolano la produzione di cellule staminali nel midollo osseo e la loro immissione nel sangue circolante. Si inserisce poi un ago endovena nel braccio del donatore, e le cellule staminali vengono prelevate dal sangue mediante filtrazione. La procedura è simile alla donazione di sangue o piastrine.

È anche possibile effettuare un prelievo dallo sterno, e anche la tibia sembre essere una buona fonte di midollo ma solo nei bambini perché negli adulti c’è solo midollo giallo inutile per le trasfusioni.

Nei neonati si possono prelevare delle cellule staminali dal cordone ombelicale.

sabato 3 settembre 2011

Scegliere di donare


Per alcune malattie il trapianto di midollo osseo è una soluzione priva di alternative.
Molte speranze di vita sono legate all'esistenza di un elevato numero di persone disposte a offrirsi, con un minimo sacrificio personale, come donatori di midollo osseo.

Ma cosa significa divenire donatore? Che tipo di impegno richiede? Cos'è e come si preleva il midollo osseo? Come avviene e a cosa serve il trapianto? Questi quesiti si presentano frequentemente, e comprensibilmente, quando una persona interessata entra in contatto con la nostra Associazione.

Spesso la mancata conoscenza di ciò che effettivamente comporta la scelta della donazione può creare preconcetti o timori immotivati, perciò in questa sezione cerchiamo di dare una risposta alle domande più ricorrenti sull'argomento, sia dal punto di vista dell'impegno personale e dell'iter burocratico e ospedaliero, sia dal punto di vista medico-scientifico.

Tania Cagnotto - testimonial ADMO
Le nuove frontiere della ricerca
Negli ultimi anni la comunità scientifica si è concentrata sulla possibilità di sfruttare alcune caratteristiche biologiche di tessuti e cellule per trattare patologie orfane di una terapia farmacologica specifica. Sono state così delineate le basi per nuove strategie terapeutiche.

Ma donare è davvero così difficile? Istintivamente direi di no, se però mi soffermo un po’ a pensare mi rendo conto che forse non sempre è così. I motivi per i quali si possono incontrare difficoltà sono di due ordini diversi: psicologici da una parte, organizzativi e biologici dall’altra.

Donare e diventare davvero grandi
Da oltre cinquant’anni, la scienza ha scoperto come combattere gravi malattie, che spesso – se non curate nella maniera adeguata – sono causa della morte di bambini e adulti.

Donazione di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico
Nel 2005, su 180 donazioni da donatore volontario, non familiare, iscritto al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, 48 (27%) hanno donato cellule staminali ematopoietiche raccolte da sangue periferico, dopo somministrazione di fattori di crescita e 132 hanno donato CSE prelevate dal midollo osseo.

venerdì 2 settembre 2011

Diventare donatore - le storie


Tecnicamente, per così dire, i donatori di midollo osseo si dividono in donatori potenziali e donatori effettivi.
I primi sono coloro che, dopo la tipizzazione, entrano nel Registro italiano dei donatori di midollo osseo, mettendosi così a disposizione nel caso si verificasse la compatibilità con pazienti in attesa di trapianto.
Gli effettivi, invece, sono coloro che hanno già donato il loro midollo osseo.

Non sanno a chi e mai lo sapranno. L’unica certezza è che, in qualche parte dell’Italia o del mondo, hanno un fratello, una sorella gemelli. Ritornati alla vita grazie a loro.

Le storie
Gianmarco Pozzecco
- Flaviano Di Franza, 32 anni, è ingegnere di una multinazionale che opera all’estero. Ha donato il proprio midollo osseo, destinato oltre il confine italiano. Ne parla nel libro che ha pubblicato recentemente...

- Si chiama Massimo Bitossi, è il doppiatore del dottor Pratt in ‘E.R. medici in prima linea’ e del dottor Burke in ‘Grey’s Anatomy’. Questo nella finzione cinematografica, perché nella vita reale ha già donato il suo midollo osseo

- Un altro donatore effettivo molto famoso si chiama Fabrizio Frizzi. Si è iscritto come testimonial e ha donato il suo midollo ad una ragazza di Padova, regalandole la vita.

- E chi, noto sportivo, si è sottoposto recentemente alla tipizzazione : Danilo Gallinari, Andrea Meneghin, Gianmarco Pozzecco...

- Poi c'è chi soffre come l'ex calciatore del Bologna e del Bari Klas Ingesson...

... e purtroppo ci sono anche altre storie, concluse non a lieto fine, come quella del calciatore del Genoa e della Juventus Andrea Fortunato, del tennista Federico Luzzi, del cestista Paolo Barlera (ex Biella e Bologna).

giovedì 1 settembre 2011

ADMO = Associazione Donatori Midollo Osseo


Admo ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo.

Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei.

Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati.

Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori effettivi all'anno. Una stima che è destinata a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie.

In questo panorama, ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA, che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 196/03).

Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500.
A oggi gli iscritti sono oltre 370.000.

Lo scorso anno (2010) in Piemonte si sono iscritti 1119 nuovi potenziali donatori.
Il donatore ADMO può salvare una vita (la cosa più bella che può accadere in una vita - oltre a quella di darla a un figlio);
Il donatore ADMO può donare parte della sua vita, senza pregiudicare nulla della propria salute, delle proprie abitudini.
Sarà un'esperienza unica se sarai "dei nostri".

Contattaci:
guaschino.roberto@virgilio.it


angiasmail@virgilio.it