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sabato 17 settembre 2011
sabato 10 settembre 2011
Protocollo d'intesa col Ministero dell'istruzione per favorire l'iscrizione e la donazione dei più giovani

La finalità? Il Ministero s'impegna ad avviare con l'Associazione un rapporto di cooperazione per incrementare l’educazione dei ragazzi alla solidarietà e alla donazione - con particolare riferimento alla donazione di midollo osseo - in sinergia con le Istituzioni scolastiche. Saranno quindi avviate politiche coordinate sulle problematiche formative di dirigenti, docenti, studenti e genitori finalizzate all’acquisizione di corretti stili comportamentali e relazionali in materia di solidarietà, integrati in processi di promozione della salute e dello stare bene. E verrà promossa nei giovani, attraverso l’educazione alla convivenza civile, l’esercizio di una cittadinanza responsabile, intesa come solidarietà e partecipazione consapevole alla vita sociale, a livello locale, nazionale ed europeo.
Un altro importante passo nei vent'anni di vita di ADMO, per inculcare nei ragazzi di oggi e negli uomini e nelle donne di domani una positiva cultura della donazione.
Un altro importante passo nei vent'anni di vita di ADMO, per inculcare nei ragazzi di oggi e negli uomini e nelle donne di domani una positiva cultura della donazione.
Il Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca
e
l’ADMO, Associazione dei Donatori di Midollo Osseo
VISTA la legge quadro sul volontariato 11 agosto 1991, n. 266 ed in particolare l’art. 1, comma 1;VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni e integrazioni, contenente il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l’art. 21, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
VISTO il D.L.vo n. 112 del 31 maggio 1998 con il quale sono state trasferite dallo Stato agli Enti Locali alcune importanti competenze tra le quali quelle in materia di dispersione scolastica, orientamento scolastico e professionale, educazione alla salute, handicap, ecc.
VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, contenente il Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
VISTO il D.P.R. 567 del 10 ottobre 1996 così come integrato e modificato dal D.P.R. 156/99 e dal DPR n. 105 del 13 febbraio 2001 con cui è stato emanato il Regolamento che disciplina le iniziative complementari e le attività integrative delle Istituzioni Scolastiche;
VISTO il DPR 24 giugno 1998 n. 249, con il quale è stato emanato lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti;
VISTO l’art. 16 della Costituzione della Repubblica Italiana - Diritti e doveri dei cittadini;
VISTO la legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 “modifiche al titolo V della parte II della Costituzione”, art. 3 che definisce le materie di legislazione corrente;
VISTA la legge 6 marzo 2001, n. 52 concernente il "Riconoscimento del Registro nazionale italiano dei donatori di midollo osseo";
VISTO il decreto 5 giugno 2002 del Ministero della Salute, con cui ADMO è stata nominata “Membro della Commissione Nazionale per i trapianti allogenici da non consanguineo”;
VISTO il D.M. del MIUR n. 14 del 14 febbraio 2002 con cui è istituito il FORUM Nazionale delle Associazioni dei genitori maggiormente rappresentative, che operano nella Scuola;
VISTO il D.M. del MIUR n. 79 dell’11 luglio 2002 con il quale è stato istituito il Forum nazionale delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative;
VISTA la legge delega 28 marzo 2003, n. 53 per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;
VISTA la legge 11 ottobre 2005 n. 219 recante “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”;
VISTO il decreto ministeriale n. 47 del 13 giugno 2006, con il quale è stato previsto che le scuole possono, nella loro autonomia, disciplinare fino al 20% i curricoli scolastici dell’ordinamento vigente;
VISTO il documento di indirizzo dell’On.le Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca del 4 marzo 2009, per la sperimentazione dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione;
VISTO l’atto di indirizzo dell’On.le Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno 2009 nel quale viene rimarcata l’esigenza di avvicinare, famiglia, scuola, comunità civile e mondo del volontariato per diffondere sin dalla scuola dell’infanzia e dalla scuola primaria il valore della convivenza civile;
VISTO lo statuto di ADMO Federazione italiana ONLUS.
Premesso che
il Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca- favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio per la definizione e la realizzazione di un piano formativo integrato, rispondente ai bisogni dell’utenza e alle vocazioni locali;
- ricerca le condizioni atte a realizzare nelle scuole, in attuazione dell’art. 21 della legge n. 59/97, la massima flessibilità organizzativa, la
tempestività ed efficacia degli interventi, anche attraverso l’apporto costruttivo di soggetti e risorse diversi, presenti a livello territoriale;
- promuove nei giovani l’esercizio della cittadinanza attiva quale fondamento di una convivenza civile basata sui valori della solidarietà, della partecipazione responsabile e della cooperazione;
- riconosce nella partecipazione studentesca il segno di una scuola moderna, capace anche di combattere e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, di mettere al centro dei suoi obiettivi la valorizzazione delle inclinazioni personali di ciascuno studente, di creare le migliori condizioni per un apprendimento efficace.
- riconosce il volontariato quale esperienza che contribuisce alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale e ne promuove lo sviluppo nei giovani.
L’ADMO
- svolge opera di sensibilizzazione per diffondere la conoscenza dei problemi inerenti alla donazione di midollo osseo e al suo trapianto;- sostiene iniziative atte a potenziare gli scopi che i donatori si prefiggono, sia sotto il profilo sociale che legislativo;
- promuove la formazione di gruppi volontari che operino sul territorio con le stesse finalità dell’associazione medesima;
- collabora con i centri di tipizzazione tissutali allo scopo di facilitare l’espletamento della tipizzazione medesima;
- stimola e favorisce la ricerca nel settore delle malattie interessate al trapianto del midollo osseo;
- mantiene contatti con analoghe associazioni Italiane ed estere allo scopo di coordinare azioni di interesse comune;
- sostiene e pone in essere iniziative a carattere culturale e documentaristico;
- attiva nelle scuole di ogni ordine e grado, iniziative di informazione e formazione del personale docente, non docente e degli allievi finalizzate a promuovere l’educazione alla salute;
- può avvalersi, per tutte le iniziative rientranti nei propri compiti statuari, del supporto tecnico di un Comitato scientifico;
Considerato che l’educazione alla donazione, inserita in un contesto più ampio di salute pubblica, risulta strettamente correlata alla cultura della
solidarietà, cultura che richiede da parte degli adolescenti una chiara consapevolezza dei principi della partecipazione ed una matura assunzione di responsabilità;
Considerata, quindi, la necessità di sviluppare nei giovani il rispetto di sè, delle regole, degli altri e il senso di solidarietà, inserendo l’educazione alla donazione del midollo osseo e alla donazione in genere nel processo di apprendimento-insegnamento, quale componente essenziale dell’educazione alla convivenza civile;
Considerata la necessità di acquisire una conoscenza approfondita dei problemi e delle difficoltà che i giovani vivono quotidianamente, dei modelli comportamentali da essi maggiormente adottati perché solo attraverso tale conoscenza è possibile individuare interventi correttivi efficaci e predisporre adeguati programmi di formazione-informazione;
Considerata la necessità di realizzare una sinergia di tutti i soggetti interessati al processo di formazione dei giovani al fine di definire e porre in essere congiuntamente strategie organizzative integrate che inseriscano l’educazione alla donazione alla donazione di midollo osseo nell’itinerario scolastico non come disciplina a sé stante ma come percorso formativo trasversale, atto ad incidere profondamente sul sistema di valori cui i giovani fanno riferimento e sui loro comportamenti;
Considerato che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Associazione Donatori Midollo Osseo Federazione Italiana (ADMO), nel perseguire le rispettive finalità istituzionali, contribuiscono all’informazione e formazione degli insegnanti e dei giovani sul tema della solidarietà;
Ravvisata l’opportunità di agevolare le attività tra gli Istituti Scolastici e le strutture associative dell’ADMO Federazione Italiana presenti sul territorio nazionale;
nel rispetto delle disposizioni di legge e dei rispettivi compiti istituzionali
CONVENGONO
di stipulare il presente protocollo d’intesa, di cui le considerazioni in premessa sono parte integrante.Art. 1
Il protocollo è finalizzato a:
- ad avviare un rapporto di cooperazione per incrementare l’educazione dei ragazzi alla solidarietà e alla donazione con particolare riferimento alla donazione di midollo osseo, in sinergia con le Istituzioni Scolastiche;
- avviare politiche coordinate sulle problematiche formative di dirigenti, docenti, studenti e genitori finalizzate all’acquisizione di corretti stili comportamentali e relazionali in materia di solidarietà, integrati in processi di promozione della salute e dello stare bene;
- promuovere nei giovani, attraverso l’educazione alla convivenza civile, l’esercizio di una cittadinanza responsabile, intesa come solidarietà e partecipazione consapevole alla vita sociale, a livello locale, nazionale ed europeo.
Art. 2
Per l’attuazione del presente protocollo
L’Admo Federazione Nazionale si impegna a:
- svolgere attività di sensibilizzazione al dono del sangue midollare, nei confronti del personale della scuola, studenti e genitori, nell’ambito di un progetto globale integrato di educazione alla salute, anche in compartecipazione con altre Istituzioni e/o Associazioni di settore;
- realizzare interventi di informazione e formazione, sulla base delle linee guida definite dall’OMS e con il coinvolgimento dei genitori, sulle problematiche ematiche e sulla prevenzione delle malattie ad esse riferite, destinati a studenti e docenti, avendo soprattutto cura di far emergere l’importanza del dono del sangue midollare per la cura di malattie genetiche o onco-ematologiche che guariscono con il trapianto del midollo osseo;
- porre in essere attività di informazione sul trapianto di cellule staminali emopoietiche rivolte in modo particolare ai docenti, ai genitori ed agli studenti delle ultime classi di istruzione superiore di II grado al fine di far acquisire ai giovani una disposizione mentale aperta alla donazione, comportamenti di generosità e disponibilità verso il prossimo, che incrementino sia l’autostima sia il numero dei potenziali donatori;
- promuovere interventi di informazione sul trapianto di sangue placentare che, per i più piccoli, saranno centrate sul tema della Vita, come dono e per i più grandi ed i genitori mireranno a far conoscere che il sangue
placentare, raccolto e per il neonato, può ridare la vita ad un altro bambino in attesa di trapianto;
- svolgere attività di ricerca e studio, che coinvolgano educatori ADMO Federazione Italiana, docenti e/o studenti, al fine di individuare e progettare iniziative che favoriscono la pratica del volontariato;
- offrire alle scuole che ne facciano richiesta, il contributo di approfondimenti specialistici, coinvolgendo anche, se necessario e possibile, altri Enti, Associazioni e imprese private che possono servire al raggiungimento degli obiettivi.
Il Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della ricerca si impegna a:
- diffondere nelle scuole la presente intesa per favorire la programmazione, da parte delle stesse, nell’ambito della flessibilità organizzativa e gestionale derivante dall’autonomia scolastica, di specifiche attività volte ad integrare l’offerta Italiana;
- informare le scuole delle azioni derivanti dall’attuazione del presente protocollo per lo sviluppo della cultura della solidarietà;
Art. 2
Per la realizzazione degli interventi previsti dal presente protocollo, l’ADMO si avvarrà delle strutture associative periferiche che potranno rapportarsi con le Istituzioni Scolastiche presenti nel territorio di competenza per una pianificazione congiunta degli stessi, nel rispetto della loro autonomia organizzativa e didattica.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuoverà il coinvolgimento degli Uffici Scolastici Regionali, nelle iniziative che l’ADMO volesse eventualmente porre in essere in collaborazione con gli stessi
Art. 3
Per l’attuazione della presente intesa sarà istituito un gruppo di lavoro nazionale paritetico, composto da due membri designati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da due membri designati dall’ADMO Federazione Italiana e coordinato da un presidente di nomina ministeriale. Il gruppo di lavoro curerà la corretta applicazione del
presente protocollo, individuando le modalità idonee per la più ampia diffusione delle iniziative che verranno attivate e per la realizzazione di azioni di monitoraggio degli interventi attivati.
Art. 4
Il presente protocollo avrà la durata di anni tre a partire dal primo giorno del mese successivo all’approvazione. Fermo restando le condizioni sopra definite, è possibile, su accordo delle parti procedere in ogni momento alla risoluzione. In ogni caso nulla è dovuto alle parti per oneri eventualmente sostenuti in vigenza del presente atto.
Roma, 15 APRILE 2010
Per Il Direttore Generale della Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione
F.to Sergio Scala
Il Presidente Nazionale
dell’ADMO
F.to Paola De Angelis
martedì 6 settembre 2011
Le modalità di donazione
Midollo osseo (creste iliache)
Il prelievo di midollo osseo avviene mediante ripetute punture delle creste iliache (ossa del bacino); trattandosi di punture ossee il prelievo avviene in anestesia generale, oppure quella di tipo epidurale, mediante puntura lombare. Il
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Cordone ombelicale
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Qui la concentrazione di cellule staminali è molto alta. Il prelievo e la raccolta sono molto semplici e non presentano rischi. Il sangue presente nel cordone ombelicale viene raccolto una volta terminate le procedure per il parto.
Fino a pochi anni fa, il sangue del cordone ombelicale veniva gettato via, con tutto il cordone. Oggi molti genitori decidono di raccoglierlo e conservarlo.
![]() | Procedimento Illustrato | ![]() |
.
Sangue periferico%20prelievo/Separatore%20cellulare.gif)
Per maggiori informazioni consultare l'articolo originale: Induction of pluripotent stem cells from adult human fibroblasts by defined factors (L'articolo è stato preso dalla rivista Nature) e tratto dalla pagina internet http://www.liceotorricelli.it/TorricelliWeb/premiati2011_file/Primopremio/Altre%20pagine%20web/3)%20prelievo/prelievo.htm
Nel 2010 in Italia su 740 trapianti totali, 210 sono stati eseguiti da creste iliache, 414 prelevando sangue periferico e 116 da cordone ombelicale.
lunedì 5 settembre 2011
domenica 4 settembre 2011
Il Midollo osseo... su Wikipedia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Illustrazione delle cellule del midollo osseo |
Il midollo osseo è un tessuto molle che si trova nell'interno cavo delle ossa. Nell'uomo adulto è la sede principale dell'emopoiesi, il processo di produzione delle cellule del sangue. Costituisce il 4% del peso corporeo totale, cioè circa 2,6 kg negli adulti.
Tipi di midollo osseo
Ci sono due tipi di midollo osseo: il midollo osseo rosso (costituito principalmente da tessuto mieloide) e il midollo osseo giallo (costituito soprattutto da tessuto adiposo che ne determina il colore). Globuli rossi, piastrine e la maggior parte dei leucociti vengono prodotti nel midollo rosso, alcuni leucociti si sviluppano nel midollo giallo. Entrambi i tipi di midollo osseo contengono una grande quantità di vasi sanguigni .
Alla nascita, l'intera quantità di midollo osseo è costituita da quello di tipologia rossa. Con la crescita, gran parte di questo viene convertito nella tipologia gialla. In un individuo circa la metà è costituita da midollo rosso. Quest'ultimo si trova principalmente nelle ossa piatte come il bacino, lo sterno, il cranio, le coste, vertebre, scapole, e nel tessuto spugnoso delleepifisi delle ossa lunghe, come il femore e l'omero. Il midollo giallo si trova invece nella diafisi delle ossa lunghe.
Nel caso di una grave emorragia, l'organismo è in grado di riconvertire il midollo giallo in quello rosso, al fine di incrementare la produzione delle cellule del sangue.
Stroma
Lo stroma del midollo osseo è tutto il tessuto che non è direttamente coinvolto nella funzione primaria del midollo: l’ematopoiesi. Allo stroma appartiene il midollo giallo (e ne costituisce la maggior parte), assieme alle cellule stromali che si trovano nel midollo rosso.
Lo stroma, benché indirettamente, è comunque coinvolto nell’ematopoiesi dal momento che esso costituisce il microambiente ematopoietico necessario affinché la parte ematopoietica funzioni correttamente: ad esempio produce fattori di crescita e di sviluppo che attivano le cellule progenitrici.
Lo stroma del midollo osseo è formato da un assemblaggio di fibre e cellule reticolari che hanno come scopo di sostenere la parte ematopoietica del midollo, così come di produrre diversi fattori di accrescimento e sviluppo per l'attivazione delle cellule progenitrici prodotte nella parte ematopoietica. Le cellule che costituiscono lo stroma sono fibroblasti, macrofagi,adipociti, osteoblasti e cellule endoteliali che formano i vasi sanguigni (sinusoidi).
I macrofagi contribuiscono in special modo alla produzione degli eritrociti: forniscono il ferro necessario per la produzione di emoglobina.
I vasi sanguigni costituiscono una barriera che impedisce alle cellule sanguigne ancora immature di uscire dal midollo. Solo le cellule mature possiedono le proteine di membrana necessarie per fissarsi all’endotelio dei vasi e quindi oltrepassarlo. Le cellule staminali ematopoietiche possono scavalcare questa barriera del midollo osseo, e quindi essere raccolte dal sangue.
Lo stroma, benché indirettamente, è comunque coinvolto nell’ematopoiesi dal momento che esso costituisce il microambiente ematopoietico necessario affinché la parte ematopoietica funzioni correttamente: ad esempio produce fattori di crescita e di sviluppo che attivano le cellule progenitrici.
Lo stroma del midollo osseo è formato da un assemblaggio di fibre e cellule reticolari che hanno come scopo di sostenere la parte ematopoietica del midollo, così come di produrre diversi fattori di accrescimento e sviluppo per l'attivazione delle cellule progenitrici prodotte nella parte ematopoietica. Le cellule che costituiscono lo stroma sono fibroblasti, macrofagi,adipociti, osteoblasti e cellule endoteliali che formano i vasi sanguigni (sinusoidi).
I macrofagi contribuiscono in special modo alla produzione degli eritrociti: forniscono il ferro necessario per la produzione di emoglobina.
I vasi sanguigni costituiscono una barriera che impedisce alle cellule sanguigne ancora immature di uscire dal midollo. Solo le cellule mature possiedono le proteine di membrana necessarie per fissarsi all’endotelio dei vasi e quindi oltrepassarlo. Le cellule staminali ematopoietiche possono scavalcare questa barriera del midollo osseo, e quindi essere raccolte dal sangue.
Divisione in compartimenti
C’è una divisione biologica del midollo osseo in compartimenti: alcuni tipi di cellule tendono ad aggregarsi in aree specifiche. Ad esempio gli eritrociti, i macrofagi e i loro precursori tendono ad ammassarsi attorno ai vasi sanguigni mentre i granulociti si accumulano ai bordi del midollo osseo.
C’è una divisione biologica del midollo osseo in compartimenti: alcuni tipi di cellule tendono ad aggregarsi in aree specifiche. Ad esempio gli eritrociti, i macrofagi e i loro precursori tendono ad ammassarsi attorno ai vasi sanguigni mentre i granulociti si accumulano ai bordi del midollo osseo.
Cellule staminali (pluripotenti)
Il midollo osseo contiene tre tipi di cellule staminali:
Le cellule staminali ematopoietiche danno origine a 3 classi di cellule sanguigne che si trovano nella circolazione: leucociti (globuli bianchi), eritrociti (globuli rossi) e trombociti(piastrine).
Le cellule staminali mesenchimali (contenute nello stroma) si trovano disposte in schiere attorno al seno centrale del midollo osseo. Sono cellule multipotenti che hanno la capacità di differenziarsi sia in vivo che in vitro in osteoblasti, condrociti, miociti, e molti altri tipi di cellule. Esse fungono anche da cellule “portinaie” del midollo osseo.
Le cellule staminali endoteliali che diventeranno poi cellule endoteliali
Il midollo osseo contiene tre tipi di cellule staminali:
Le cellule staminali ematopoietiche danno origine a 3 classi di cellule sanguigne che si trovano nella circolazione: leucociti (globuli bianchi), eritrociti (globuli rossi) e trombociti(piastrine).
Le cellule staminali mesenchimali (contenute nello stroma) si trovano disposte in schiere attorno al seno centrale del midollo osseo. Sono cellule multipotenti che hanno la capacità di differenziarsi sia in vivo che in vitro in osteoblasti, condrociti, miociti, e molti altri tipi di cellule. Esse fungono anche da cellule “portinaie” del midollo osseo.
Le cellule staminali endoteliali che diventeranno poi cellule endoteliali
Malattie del midollo osseo
La normale architettura del midollo osseo può essere rovinata da tumori maligni o da infezioni come la tubercolosi, che portano a una diminuzione della produzione di cellule ematiche e piastrine. Inoltre possono sorgere cancri delle cellule progenitrici ematologiche nel midollo osseo: le leucemie. Altre possibili malattie del midollo sono le sindromi mielodisplastiche, ilneuroblastoma e l'osteomielite. Anche le radiazioni ed alcuni medicamenti come ad esempio molti citostatici, sulfamidici, antipirina possono provocare danni al midollo osseo. L’esposizione a radiazione o alla chemioterapia uccide molte delle cellule a rapida divisione del midollo osseo, e da ciò consegue un sistema immunitario depresso. Molti dei sintomi della malattia da radiazione sono dovuti a danno delle cellule del midollo osseo.
La normale architettura del midollo osseo può essere rovinata da tumori maligni o da infezioni come la tubercolosi, che portano a una diminuzione della produzione di cellule ematiche e piastrine. Inoltre possono sorgere cancri delle cellule progenitrici ematologiche nel midollo osseo: le leucemie. Altre possibili malattie del midollo sono le sindromi mielodisplastiche, ilneuroblastoma e l'osteomielite. Anche le radiazioni ed alcuni medicamenti come ad esempio molti citostatici, sulfamidici, antipirina possono provocare danni al midollo osseo. L’esposizione a radiazione o alla chemioterapia uccide molte delle cellule a rapida divisione del midollo osseo, e da ciò consegue un sistema immunitario depresso. Molti dei sintomi della malattia da radiazione sono dovuti a danno delle cellule del midollo osseo.
Esame del midollo osseo
L’esame del midollo osseo consiste nell’analisi patologica di un campione di midollo ottenuto tramite ‘’’biopsia’’’ (esame istologico) o ’’’aspirato’’’ (esame citologico). Con questi metodi è possibile diagnosticare tra le altre cose pure leucemia, mieloma multiplo, anemia epancitopenia. Il midollo osseo produce le cellule del sangue: globuli bianchi, rossi e piastrine. Molte informazioni su di esse si posso ottenere testando il sangue stesso (ottenibile con un prelievo endovenoso), ma a volte è necessario esaminare la fonte delle cellule sanguigne per ottenere informazioni sull’ematopoiesi: questo è il ruolo di biopsia e aspirato del midollo osseo.
L’esame del midollo osseo consiste nell’analisi patologica di un campione di midollo ottenuto tramite ‘’’biopsia’’’ (esame istologico) o ’’’aspirato’’’ (esame citologico). Con questi metodi è possibile diagnosticare tra le altre cose pure leucemia, mieloma multiplo, anemia epancitopenia. Il midollo osseo produce le cellule del sangue: globuli bianchi, rossi e piastrine. Molte informazioni su di esse si posso ottenere testando il sangue stesso (ottenibile con un prelievo endovenoso), ma a volte è necessario esaminare la fonte delle cellule sanguigne per ottenere informazioni sull’ematopoiesi: questo è il ruolo di biopsia e aspirato del midollo osseo.
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Aspirato di un paziente affetto da leucemia |
Per effettuare un "aspirato" del midollo di solito si usa un ago cavo per prelevare un campione di midollo osseo rosso dalla cresta iliaca in anestesia locale o generale. L’aspirato viene poi strisciato su un vetrino e colorato, così da poterlo osservare al microscopio. La ’’’biopsia’’’ midollare si effettua con un piccolo trapano: con esso si preleva dalla cresta iliaca un cilindretto di tessuto midollare. I due esami sono complementari e vengono spesso effettuati contemporaneamente.
Donazione e trapianto del midollo osseo
Articolo principale: Hematopoietic stem cell transplantation (trapianto di cellule staminali ematopioetiche)
È possibile prelevare cellule staminali ematopoietiche da una persona e poi infonderle in un’altra persona (cellule allogeniche) o nella stessa persona in un tempo successivo (autologhe). Se donatore e ricevente sono compatibili, queste cellule infuse viaggiano poi fino al midollo osseo e iniziano la produzione di cellule ematiche. In casi di grave malattia del midollo osseo, viene fatto il trapianto da una persona all’altra (trapianto allogenico), ovviamente dopo averne accertato la compatibilità. Infatti, quando necessario, il midollo malato deve essere distrutto e sostituito mediante il cosiddetto "trapianto" con il midollo di un donatore sano compatibile. Saranno adeguate analisi effettuate dai Registri appartenenti alla rete del BMDW (Bone Marrow Donors Wordwide), collegati a Centri di Trapianto di Midollo Osseo, a provvedere alla ricerca di possibili donatori. In Italia il Registro Nazionale dei donatori volontari di midollo osseo si chiamaIBMDR [1], riconosciuto con Legge dello Stato. Prima il midollo del paziente viene distrutto con farmaci e/o con radiazioni, poi vengono introdotte le nuove cellule staminali o il nuovo midollo prelevato al donatore. Talvolta, in casi di cancro, prima della radioterapia o della chemioterapia vengono prelevate dal paziente cellule staminali che poi, una volta terminata la terapia che uccide anche le cellule staminali, verranno reintrodotte per ripristinare il sistema immunitario. In questo caso si parla di autotrapianto.
Articolo principale: Hematopoietic stem cell transplantation (trapianto di cellule staminali ematopioetiche)
È possibile prelevare cellule staminali ematopoietiche da una persona e poi infonderle in un’altra persona (cellule allogeniche) o nella stessa persona in un tempo successivo (autologhe). Se donatore e ricevente sono compatibili, queste cellule infuse viaggiano poi fino al midollo osseo e iniziano la produzione di cellule ematiche. In casi di grave malattia del midollo osseo, viene fatto il trapianto da una persona all’altra (trapianto allogenico), ovviamente dopo averne accertato la compatibilità. Infatti, quando necessario, il midollo malato deve essere distrutto e sostituito mediante il cosiddetto "trapianto" con il midollo di un donatore sano compatibile. Saranno adeguate analisi effettuate dai Registri appartenenti alla rete del BMDW (Bone Marrow Donors Wordwide), collegati a Centri di Trapianto di Midollo Osseo, a provvedere alla ricerca di possibili donatori. In Italia il Registro Nazionale dei donatori volontari di midollo osseo si chiamaIBMDR [1], riconosciuto con Legge dello Stato. Prima il midollo del paziente viene distrutto con farmaci e/o con radiazioni, poi vengono introdotte le nuove cellule staminali o il nuovo midollo prelevato al donatore. Talvolta, in casi di cancro, prima della radioterapia o della chemioterapia vengono prelevate dal paziente cellule staminali che poi, una volta terminata la terapia che uccide anche le cellule staminali, verranno reintrodotte per ripristinare il sistema immunitario. In questo caso si parla di autotrapianto.
Prelievo del midollo osseo

È anche possibile effettuare un prelievo dallo sterno, e anche la tibia sembre essere una buona fonte di midollo ma solo nei bambini perché negli adulti c’è solo midollo giallo inutile per le trasfusioni.
Nei neonati si possono prelevare delle cellule staminali dal cordone ombelicale.
sabato 3 settembre 2011
Scegliere di donare
Per alcune malattie il trapianto di midollo osseo è una soluzione priva di alternative.
Molte speranze di vita sono legate all'esistenza di un elevato numero di persone disposte a offrirsi, con un minimo sacrificio personale, come donatori di midollo osseo.
Ma cosa significa divenire donatore? Che tipo di impegno richiede? Cos'è e come si preleva il midollo osseo? Come avviene e a cosa serve il trapianto? Questi quesiti si presentano frequentemente, e comprensibilmente, quando una persona interessata entra in contatto con la nostra Associazione.
Spesso la mancata conoscenza di ciò che effettivamente comporta la scelta della donazione può creare preconcetti o timori immotivati, perciò in questa sezione cerchiamo di dare una risposta alle domande più ricorrenti sull'argomento, sia dal punto di vista dell'impegno personale e dell'iter burocratico e ospedaliero, sia dal punto di vista medico-scientifico.
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Tania Cagnotto - testimonial ADMO |
Negli ultimi anni la comunità scientifica si è concentrata sulla possibilità di sfruttare alcune caratteristiche biologiche di tessuti e cellule per trattare patologie orfane di una terapia farmacologica specifica. Sono state così delineate le basi per nuove strategie terapeutiche.
Ma donare è davvero così difficile? Istintivamente direi di no, se però mi soffermo un po’ a pensare mi rendo conto che forse non sempre è così. I motivi per i quali si possono incontrare difficoltà sono di due ordini diversi: psicologici da una parte, organizzativi e biologici dall’altra.
Donare e diventare davvero grandi
Da oltre cinquant’anni, la scienza ha scoperto come combattere gravi malattie, che spesso – se non curate nella maniera adeguata – sono causa della morte di bambini e adulti.
Donazione di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico
Nel 2005, su 180 donazioni da donatore volontario, non familiare, iscritto al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, 48 (27%) hanno donato cellule staminali ematopoietiche raccolte da sangue periferico, dopo somministrazione di fattori di crescita e 132 hanno donato CSE prelevate dal midollo osseo.
venerdì 2 settembre 2011
Diventare donatore - le storie
Tecnicamente, per così dire, i donatori di midollo osseo si dividono in donatori potenziali e donatori effettivi.
I primi sono coloro che, dopo la tipizzazione, entrano nel Registro italiano dei donatori di midollo osseo, mettendosi così a disposizione nel caso si verificasse la compatibilità con pazienti in attesa di trapianto.
Gli effettivi, invece, sono coloro che hanno già donato il loro midollo osseo.
Non sanno a chi e mai lo sapranno. L’unica certezza è che, in qualche parte dell’Italia o del mondo, hanno un fratello, una sorella gemelli. Ritornati alla vita grazie a loro.
Le storie
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Gianmarco Pozzecco |
- Si chiama Massimo Bitossi, è il doppiatore del dottor Pratt in ‘E.R. medici in prima linea’ e del dottor Burke in ‘Grey’s Anatomy’. Questo nella finzione cinematografica, perché nella vita reale ha già donato il suo midollo osseo
- Un altro donatore effettivo molto famoso si chiama Fabrizio Frizzi. Si è iscritto come testimonial e ha donato il suo midollo ad una ragazza di Padova, regalandole la vita.
- E chi, noto sportivo, si è sottoposto recentemente alla tipizzazione : Danilo Gallinari, Andrea Meneghin, Gianmarco Pozzecco...
- Poi c'è chi soffre come l'ex calciatore del Bologna e del Bari Klas Ingesson...
... e purtroppo ci sono anche altre storie, concluse non a lieto fine, come quella del calciatore del Genoa e della Juventus Andrea Fortunato, del tennista Federico Luzzi, del cestista Paolo Barlera (ex Biella e Bologna).
giovedì 1 settembre 2011
ADMO = Associazione Donatori Midollo Osseo
Admo ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo.
Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei.
Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati.
Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori effettivi all'anno. Una stima che è destinata a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie.
In questo panorama, ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA, che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 196/03).
Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500.
A oggi gli iscritti sono oltre 370.000.
Lo scorso anno (2010) in Piemonte si sono iscritti 1119 nuovi potenziali donatori.
Il donatore ADMO può salvare una vita (la cosa più bella che può accadere in una vita - oltre a quella di darla a un figlio);
Il donatore ADMO può donare parte della sua vita, senza pregiudicare nulla della propria salute, delle proprie abitudini.
Sarà un'esperienza unica se sarai "dei nostri".
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