martedì 6 settembre 2011

Le modalità di donazione


Midollo osseo  (creste iliache)
Il prelievo di midollo osseo avviene mediante ripetute punture delle creste iliache (ossa del bacino); trattandosi di punture ossee il prelievo avviene in anestesia generale, oppure quella di tipo epidurale, mediante puntura lombare. Il prelievo dura in genere, poco più di un'ora; la quantità di sangue midollare che viene prelevata varia in rapporto al volume corporeo del ricevente, ma è di norma compresa fra i 700 e i 1000 ml, ciò non comporta alcun danno o menomazione al donatore. All'uscita dalla sala operatoria si preferisce tenere il donatore sotto controllo per 12-24 ore. Al risveglio, egli avrà un lieve dolore nella zona del prelievo, che già all'uscita dall'ospedale si trasforma generalmente in un indolenzimento che sparisce in pochi giorni e facilmente controllabile con analgesici comuni. Durante il prelievo di midollo, viene di solito trasfusa al donatore, una o due unità di sangue, precedentemente prelevate al donatore stesso, circa una o due settimana prima della data fissata per l'espianto; questo perché, da una parte, consente di bilanciare il volume di sangue circolante, dall'altra garantisce al donatore l'assenza dei rischi di infezione da trasfusione.
Cordone ombelicale
Qui la concentrazione di cellule staminali è molto alta. Il prelievo e la raccolta sono molto semplici e non presentano rischi. Il sangue presente nel cordone ombelicale viene raccolto una volta terminate le procedure per il parto.
Fino a pochi anni fa, il sangue del cordone ombelicale veniva gettato via, con tutto il cordone. Oggi molti genitori decidono di raccoglierlo e conservarlo.

                     Procedimento Illustrato
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Sangue periferico
Le cellule emopoietiche, come già citato, si trovano anche nel sangue periferico, ma in basse quantità. Per questo motivo viene somministrato al paziente il fattore di crescita G-CSF (Growth-Colony Stimulating Factor) con lo scopo di stimolare la produzione di cellule emopoietiche nel midollo osseo e successivamente facilitarne il trasferimento all'interno del sangue periferico. Questa procedura può comportare lievi disturbi quali febbre, cefalea, dolori ossei al bacino, schiena e arti, senso di affaticamento e perdita dell'appetito che possono essere alleviati da comuni antidolorifici. Solitamente in un soggetto sano, i risultati del trattamento con G-CSF si presentano dopo 4-5 giorni e a questo punto si può procedere col prelievo. La procedure viene eseguita utilizzando un separatore cellulare che consente di separare le cellule staminali emopoietiche dalle altre cellule ematiche. Il sangue del paziente viene centrifugato dalla macchina, isolando così le cellule staminali, e viene successivamente reimmesso in circolo. L'operazione può richiedere diverse ore.

 Per maggiori informazioni consultare l'articolo originale: Induction of pluripotent stem cells from adult human fibroblasts by defined factors  (L'articolo è stato preso dalla rivista Nature) e tratto dalla pagina internet http://www.liceotorricelli.it/TorricelliWeb/premiati2011_file/Primopremio/Altre%20pagine%20web/3)%20prelievo/prelievo.htm

Nel 2010 in Italia su 740 trapianti totali, 210 sono stati eseguiti da creste iliache, 414 prelevando sangue periferico e 116 da cordone ombelicale.

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